Sin dal 2007, nell’ambito delle attività associative dell’Archeoclub d’Italia “Siritide”, in base alle idee guide stabilite e condivise in ambito europeo dal Programma Cultura 2000 con il Progetto liveARCH, venne ideato un primo progetto denominato “Archeoparco. Villaggio Preistorico del Parco Territoriale di Andriace”. L’idea aveva alla base alcune caratteristiche peculiari dell’ archaeological open air museum, con la presenza di costruzioni a grandezza naturale di strutture a cielo aperto e arredi, scientificamente documentate sulla base di fonti archeologiche e storiche.
Nel 2008 con la stipula del Protocollo d’Intesa con il Comune di Montalbano Jonico e la concessione trentennale di circa 9 ettari del demanio comunale denominato Bosco di Andriace, ebbero inizio i lavori di costruzione delle strutture portanti delle capanne del villaggio preistorico.
Dal 2010, nonostante la scarsità dei fondi necessari, venne rimodulato e ampliato l’originario progetto denominandolo “Archeoparco di Andriace”.
L’ambizioso nuovo progetto venne strutturato in base agli obiettivi della
Nel 2013, la seppur incompleta realizzazione del Progetto, dovuta alla cronica mancanza di finanziamenti nelle attività di volontariato nel settore dei beni culturali, ha comunque portato alla creazione di un ambito culturale unico in Basilicata e nel Mezzogiorno d’Italia, con l’apertura del più grande impianto di archeologia sperimentale open air d’Italia.
Questo primo obiettivo è stato raggiunto grazie esclusivamente alla perseveranza di decine di volontari che, a fasi alterne, si sono prodigati con immani sacrifici fisici e finanziari, in ogni tempo, superando qualsivoglia difficoltà.